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Lavorazione Roero Arneis


Per il Roero Arneis il primo intervento nel vigneto è la concimazione, che viene effettuata in autunno, al termine della vendemmia, per restituire alla terra e alla vite le energie spese nella maturazione delle uve. Individuando, dal colore delle foglie, il fabbisogno di ogni singola pianta, cospargo manualmente il terreno di sostanza organica: letame di mucca o humus.

Successivamente, in seguito alla caduta delle foglie, inizio con la potatura invernale lasciando per ogni pianta un solo tralcio con un numero di gemme che varia dalle 5 alle 8.

Il primo diradamento viene praticato a metà Luglio e consiste nel togliere da ogni singola pianta il 50% della produzione; vengono lasciati sui tralci 5 grappoli.
Il secondo diradamento avviene a metà Agosto; questo vitigno, produce grappoli piuttosto piccoli, quindi questo diradamento consiste nel togliere gli acini bruciati dal sole e gli acini verdi, cioè quelli che non hanno iniziato il processo di maturazione.

Questi semplici accorgimenti, mi permettono ogni anno di vendemmiare grappoli molto sani e maturi, ricchi di zuccheri, aromi e profumi che attraverso la fermentazione si mantengono inalterati nel vino.

Al termine di questo processo, a fronte di un’alta densità di ceppi per ettaro, 7000 - 7500, ottengo una resa molto bassa: 800g - 1kg a ceppo. Tenendo conto che il disciplinare di produzione del Roero Arneis è di 100 Qli/Ha di uva, con questo tipo di diradamento nei miei vigneti non supero i 60Qli/Ha.

Nel momento della vendemmia i grappoli raccolti  vengono posti in piccole cassette, per preservarne l'integrità e la qualità e portati in cantina per la pigiatura. In tutte le varie operazioni di cantina non utilizzo nessuna sostanza che può alterare le caratteristiche del vino quale l’aumento del colore, della struttura, dei profumi o del tannino.                                                                          

Per il Roero Arneis, viene eseguita prima della fermentazione una macerazione del mosto e delle bucce a freddo per 3-4 giorni. Con questa procedura, tutti gli aromi e i profumi naturalmente presenti sulle bucce si mantengono inalterati e vengono trasferiti al mosto.

La fermentazione alcolica, avviene in vasche di acciao inox, in modo naturale con i soli lieviti indigeni, a temperatura controllata, per un periodo che oscilla fra i 10 e i 30 giorni.
Successivamente, per almeno sei mesi con la tecnica del batonnage procedo all’affinamento sulle fecce fini.

Per il Roero Arneis non avviene la fermentazione malolattica.

Il vino ottenuto non viene chiarificato e filtrato, ma pulito per decantazione naturale in vasche di acciaio inox.

L'imbottigliamento si esegue a Luglio, con la luna in fase calante; una parte viene affinato in bottiglie da 750ml per 12 mesi prima della vendita e un’altra parte viene posto in barrique di secondo/terzo passaggio. Qui affina per 20 mesi, durante il quale viene ripetuta  la tecnica del batonnage, per poi essere imbottigliato in magnum da 1,5L che riposano ancora 12 mesi prima della messa in vendita.

Tengo a sottolineare che al termine di queste operazioni il contenuto di solfiti, unica sostanza estranea all’uva presente nel vino da me prodotto, è sempre inferiore al 50% della quantità consentita dalla legge.